Capelvenere (Adiantum capillus veneris)

Adiantum capillus veneris (Capelvenere) è una Felce. Le Felci sono rappresentate in tutte le regioni del mondo, con circa 150 generi e 12.000 specie; nei climi temperati troviamo le specie erbacee, mentre in quelli tropicali troviamo generalmente varietà dal portamento arboreo, con fusti alti fino a trenta metri; inoltre, esistono anche specie epifite. In generale sono piante primitive, prive di fiori, frutti e semi. La riproduzione avviene pertanto grazie alle spore contenute negli sporangi prodotti dagli sporofilli . L’altezza varia secondo la specie. Le Felci appartengono all’ordine Polypodiales. Nella famiglia Polypodiaceae troviamo il genere Nephrolepis con  Nephrolepis exaltata o Felce di Boston (Felce Basket) descritta nella pagina dedicata alla stessa. Nella famiglia Pteridaceae troviamo, fra altri, il genere Adiantum con la specie Adiantum Capillus Veneris. Si tratta di una felce sempreverde alta fino a 70 cm. con apparato radicale  rizomatoso e fronde  eleganti e leggerissime. Le foglie, di forma cuneiforme, si presentano su di un rachide scuro e lucente e si suddividono in molte pinnule. Le piante adulte producono degli sporangi sulla pagina inferiore delle pinnule.

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

Clima

Concimazione

,

Dimensione

Durata

Esposizione

Stagione

Substrato

, ,

Temperatura

esposizione


predilige una zona a media illuminazione, evitare i raggi diretti del sole. Vive bene anche in una zona piuttosto buia della casa ed è considerata una pianta che dona alla casa un bel tocco di eleganza.

irrigazione


Abbondanti e regolari in estate e durante tutto il periodo vegetativo, infatti il terreno va mantenuto sempre umido; con l’arrivo dei primi freddi è meglio diminuire le annaffiature, e fornire acqua una volta ogni 10-15 giorni, attendendo che il terreno asciughi un poco prima di annaffiare ancora. Se, però, la pianta è tenuta in luogo riscaldato è opportuno annaffiarla più spesso. Per contribuire a mantenere il giusto grado di umidità ambientale, nebulizzare regolarmente con acqua a temperatura ambiente e priva di calcare.

fioritura


Il Capelvenere non fiorisce.

temperatura


Teme il freddo invernale sotto i 10-12°C., quindi va tenuta in casa, anche se non ama particolarmente il caldo secco del riscaldamento. E’ opportuno tenerla in una stanza della casa non troppo riscaldata, ricordandosi di aumentare il tasso di umidità atmosferica vaporizzando la pianta, almeno una volta alla settimana, con acqua non calcarea. La temperatura ideale si aggira intorno ai 18°C.

concimazione


Durante il periodo che va da marzo ad ottobre è consigliabile aggiungere del fertilizzante per piante verdi o per acidofile all’acqua delle annaffiature, ogni due settimane circa

substrato e rinvaso


Predilige terreni calcarei e umidi, va molto bene un miscuglio di torba e sabbia, oppure terriccio per piante acidofile già pronto in vivaio. Il rinvaso si effettuerà in primavera ogni due-tre anni. Nel sottovaso è bene mettere argilla espansa o  ghiaia in modo che l’acqua non ristagni al fonde del vaso danneggiando l’apparato radicale e facendo sviluppare malattie fungine.

potatura


eliminare le parti danneggiate o rinsecchite.

malattie


la pianta non viene colpita da particolari malattie ma è piuttosto delicata, pertanto devono essere rispettate le condizioni di coltivazione indicate.

particolarità


devono essere rispettate le sue esigenze in fatto di umidità. Per proteggerla dai raggi del sole se vive vicino ad una finestra usare sempre una tenda. in casa una volta scelta la posizione è opportuno non sottoporre la pianta a nuovi spostamenti, a meno che non notiate delle gravi insofferenze della pianta. Se la pianta si secca tagliatela rasoterra e spruzzatela due volta al giorno con acqua tiepida.
La pianta è conosciuta con il nome di capelvenere proprio grazie alla leggerezza delle sue fronde che ricordano la chioma della dea della bellezza Venere.
Questa speciale pianta era consacrata a Plutone, in particolare per la sua predilezione verso i luoghi poco illuminati. Un legame era riconosciuto anche con le Ninfe delle acque, in particolare al mito della ninfa Driope.

medicina


Nel passato era utilizzata per la cura delle malattie dell’apparato respiratorio come espettorante, emolliente e leggermente sudorifera. Le fronde si possono raccogliere in estate. Ha proprietà diaforetiche espettoranti ed eupeptiche.

propagazione


si riproduce tramite suddivisione dei cespi che va fatta in primavera, oppure, con la semina delle spore in marzo-aprile

clima


temperato e tropicale

durata


perenne

origine


Europa, America del nord e del sud, Africa
Garden le serre chieri

La natura è un'orchestra dove ogni essere vivente svolge il proprio ruolo perfettamente