Viburnum tinus

Viburnum tinus appartiene al genere Viburnum che comprende parecchie altre specie alcune spolianti altre, come il tinus sempreverdi. La famiglia di appartenenza è quella delle Caprifoliaceae e l’ordine quello delle Dipsacales. Le foglie sono ovaliformi, posizionate in maniera opposta, presentano un picciolo corto ed hanno la pagina superiore verde verde scuro e lucida mentre è decisamente più chiara la pagina inferiore. Forma delle infiorescenze tondeggianti con singoli fiori tubulosi di colore rosa-rosso quelli autunno-invernali e bianchi quelli primaverili. I frutti sono costituiti da piccole bacche bluastre.

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

,

Clima

Concimazione

Dimensione

Durata

Esposizione

, ,

Stagione

Substrato

Temperatura

esposizione


predilige il pieno sole ma vive bene anche alla mezz’ombra.

fioritura


Nel mese di novembre si aprono fiori di colore rosa o rosso e questi rimangono aperti fino al mese di febbraio. In questo mese si aprono dei fiori bianchi che permangono sulla pianta fin verso marzo-aprile. I fiori saranno tanto più numerosi quanto più la pianta sarà coltivata al sole diminuendo col diminuire delle ore di luce alla quale il Viburnum è sottoposto. Dopo i fiori si produrranno delle banche sferiche di colore blu-violaceo.

medicina


In medicina i frutti del  Viburnum tinus sono considerati utili come diuretici.
concimazione

utilizzare dello stallatico ben maturo per arricchire il terreno al momento dell’impianto e a fine inverno. in alternativa si può usare del concime organico a lenta cessione.
irrigazione

Ad eccezione dei primi due anni di impianto successivamente non necessita di particolari irrigazione se non in presenza di stagioni particolarmente siccitose e nel caso di irrigazioni di soccorso.

potatura


Quando è terminata la fioritura si può intervenire con la potatura che non è mai operazione particolarmente difficile per il Viburnum tinus limitandosi all’asportazione  dei rami secchi e alla rimodellazione del cespuglio o della siepe.

malattie


Le malattie è raro che si sviluppino su questa pianta che risulta piuttosto robusta. in alcuni casi possono notarsi delle macchie scure sulle foglie generate da un fungo del genere Phoma. In questo caso si può intervenire con prodotti rameici. Si può anche riscontrare del mal bianco che si combatte con prodotti a  base di zolfo.
può anche essere attaccato da ragnetto rosso, afidi e tripidi.

temperatura


Presenta una buona resistenza alle basse temperature invernali.

substrato


Ama i terreni fertili, argillosi, fertili, con tendenza all’acido e sempre ben drenati.

propagazione


La moltiplicazione avviene per talea semilegnosa o per propaggine.

clima


Cresce bene in zone vicino al mare pur resistendo a temperature fino a -10°C.

durata


perenne

origine


Bacino del mediterraneo
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