Pittòsporo o Pittòsforo

Categorie , , Nome Scientifico
Il genere  Pittòsporo appartiene  alla famiglia delle Pittosporaceae e questa all’ordine Apiales. Le specie  sono circa 200.  Pittòsporo tobira è la specie maggiormente coltivata sia per creare siepi come anche singoli alberelli. Essa cresce modestamente fino a  circa a 5 metri di altezza e produce dei fiori bianchi assai profumati che formano delle ombrelle d emettono un profumo di arancio.  Il tronco è contorto, la corteccia liscia, le foglie sono ovaliformi, di consistenza spessa, glabre, di colore verde scuro e lucente sulla pagina superiore e il picciolo è breve. Il frutto è ovoidale e ricoperto da peluria.    

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

Clima

Concimazione

Durata

Esposizione

Stagione

,

Substrato

Temperatura

esposizione


Il Pittòsporo si coltiva in zone riparate sia dal freddo che dai venti e con una buona esposizione.  Deve essere protetto sia dal gelo invernale, se coltivato in zone fredde, sia dalle gelate tardive, coprendolo adeguatamente.

fioritura


La fioritura avviene nella tarda primavera prolungandosi per alcune settimana. I fiori sono generalmente bianco-crema e profumano di fiori d’arancio.

utilizzo


Il Pittosporo si utilizza per creare siepi di protezione o anche per creare dei bei cespugli nei giardini anche insieme ad altre piante come ad esempio l’oleandro. Può anche essere coltivato a formare piccoli alberetti.

storia


segnalazioni


 

viaggio


concimazione


La concimazione va effettuata in primavera e in autunno con concime in granuli a lenta cessione da interrare leggermente nell’aiuola e nei vasi.

irrigazione


Il Pittòsporo non ha particolari esigenze di irrigazione, tuttavia durante i periodi di massima vegetazione e anche per le piante coltivate in vaso occorre prestare più attenzione. In vaso si consiglia, comunque, di evitare il ristagno dell’acqua nel sottovaso.
potatura
La potatura per questa pianta, usata per la creazione di siepi, si effettua in primavera e serve per contenere la pianta e darle la forma desiderata con la riduzione anche di 1/3 del volume.

malattie


Afidi e cocciniglie sono i parassiti più comuni. Gli afidi con la melata dagli stessi emessa imbrattano le foglie che diventano appiccicose e brutte a vedersi. La melata è costituita dagli escrementi liquidi emessi da questo insetto, una sostanza zuccherina che a sua volta attira le formiche.

particolarità


temperatura


Il Pittòsporo vive bene nei climi temperati e, a seconda delle varietà, resisterà di più o di meno al freddo dell’inverno o al caldo dell’estate. Quindi prima di acquistare le piante per il nostro giardino è bene cercare quale varietà di Pittòsporo sia quella più adatta date le condizioni climatiche del luogo dove voglio impiantarlo.

rinvaso


Se le radici della pianta fuoriescono dal vaso significa che è ora di cambiare il vaso e sostituirlo con uno più grande. Ogni 2-3 anni la terra va sostituita totalmente, o almeno uno strato superficiale.

substrato


Va bene un terriccio universale purché sia fatto un buon drenaggio sul fondo.

propagazione


Si riproduce o per semina o per talea. La semina si effettua nel mese di marzo. I semi appaiono di consistenza resinosa. Lo stesso significato di Pittòsporo, termine greco, significa proprio seme resinoso. Questa sostanza va asportata e quindi il seme va posto in un semenzaio. Successivamente sarà travasato in un vasetto e successivamente, crescendo la piantina, in vasetti sempre maggiori. La talea si effettua più avanti nella stagione quando la pianta ha già iniziato a vegetare, indicativamente verso il mese di maggio e va fatta radicare in un vaso con terra leggera o torbosa e un po’ di sabbia mescolata evitando che si asciughi.

durata


Perenne.

origine

Cina, Giappone
Garden le serre chieri

La natura è un'orchestra dove ogni essere vivente svolge il proprio ruolo perfettamente

CHIAMA ORA