Abete Rosso

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Albero sempreverde alto fino a 60 metri, maestoso e longevo, a forma di cono stretto con apice allungato. Presenta un tronco colonnare diritto fino a 2 metri di diametro, con corteccia grigio-bruno scura che si rompe in grosse placche e lascia intravedere il fondo rossastro. I rami principali sono orientati verso l’alto e quelli secondari penduli. Le foglie sono rigide, acute ed aghiformi di colore verde-chiaro appena nate, ma diventano molto presto verde-scuro. Sono inserite a spirale sui rametti, anche se tendono a orientarsi lateralmente; lasciano delle cicatrici sporgenti che rendono i rametti scabri. Le infiorescenze, meglio indicate come sporofilli, sono di due tipi: microsporofilli (maschili) sono ovali, di circa 1 cm. di colore rosso-giallo all’inseminazione del polline, e sono posti all’apice dei rametti dell’anno precedente; macrosporofilli (femminili) sono rossi, eretti e in grappoli. I frutti sono pigne legnose di colore brunastro lunghe 10-18 cm. e larghe fino a 4 cm. sempre pendenti verso il basso e cadono intere a maturità

Caratteristiche

Informazioni aggiuntive

Irrigazione

Clima

,

Concimazione

Dimensione
Durata

Esposizione

Stagione

Substrato

Temperatura

, ,

esposizione


Amano una posizione luminosa, anche in pieno sole, in tutte le stagioni, anche se è consigliabile ombreggiarli nelle giornate estive più calde, per evitare un eccessivo disseccamento. Gli esemplari più giovani vanno riparati dal gelo intenso invernale con tessuto-non-tessuto sul vaso e sulle radici

fioritura


Aprile-Maggio

arte


Con il suo legno, in particolare con il cosiddetto “legno di risonanza”, vengono fabbricate le casse dei violini, perchè ha ottime proprietà di amplificazione del suono

letteratura


I nati dal 2 all’ 11 gennaio e dal 5 al 14 luglio sono legati a questa pianta: il loro scopo di vita è la ricerca, votata verso la verità e verso gli ideali

storia


Dall’Egitto un viaggiatore portò l’idea di addobbare l’albero in Europa e parte delle popolazioni germaniche, scandinave e russe lo adottarono per celebrare il solstizio d’inverno. Questa pianta è conosciuta anche con il nome volgare di abete comune o avezzo.

segnalazioni


 

viaggio


La tradizione di addobbare l’abete è nata in Egitto. In quei luoghi, infatti, l’albero era costituito da una piccola piramide di legno, costruita ad imitazione dei giganteschi monumenti come simbolo culturale e propiziatorio. Nella riserva naturale di Campolino, nei pressi dell’Abetone, nell’Appennino centrale, sopravvive la colonia più meridionale d’Europa di Abete rosso, che risale all’ultima glaciazione e conserva intatto il patrimonio genetico primitivo.

concimazione


Non necessaria

irrigazione


Attendere che il terreno asciughi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra; in estate annaffiature abbastanza abbondanti, vaporizzando la chioma con acqua distillata

potatura


In linea generale non necessita di cure particolari, ma si può potare alla fine dell’inverno, in febbraio, cercando solitamente di creare dei palchi ben definiti che diano movimento alla chioma compatta; ovviamente le potature maggiori dipendono molto dallo stile scelto. Durante la stagione vegetativa è bene cimare con le dita i germogli più lunghi, accorciandoli ad un terzo della loro lunghezza. Il filo metallico si può utilizzare durante tutto l’anno

malattie


Talvolta gli afidi lanigeri colpiscono i giovani germogli. Se il clima è molto secco può essere attaccato anche da ragnetti rossi; generalmente, però, l’abete è una pianta che non viene attaccata da parassiti e malattie

particolarità


Per l’acquisto scegliere esemplari in zolla (pani di terra) o in vaso

temperatura


Pianta resistente sia alle alte sia alle basse temperature

substrato


Predilige il terreno acido; alcune specie affini si adattano anche su terreno calcareo. Non ha particolari esigenze di terreno, purché sia ben drenato; si può preparare un terriccio ideale mescolando una parte di torba, tre parti di sabbia e due parti di argilla

propagazione


Avviene tramite i semi, che vanno raccolti all’inizio dell’autunno e seminati in primavera. Durante l’inverno si conservano in contenitori riempiti con sabbia, per evitare che si inumidiscano e ammuffiscano. In primavera si possono prelevare anche talee semi legnose, da far radicare in un miscuglio di sabbia e torba. Per avere esemplari già adulti l’unica soluzione è il trapianto.

clima


Temperato freddo. Pianta diffusa in tutto l’arco alpino, fino al limite boschivo (circa 2000-2200 m s.l.m.)

durata


Perenne

origine


Regioni paleartiche, Europa e America del nord
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